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Firefox è da tempo all’avanguardia per quanto riguarda la tutela della privacy online, bloccando per impostazione predefinita i cookie di tracciamento sui siti che visitate. Ancora oggi continua a essere una delle migliori opzioni per chi vuole assicurarsi di trasmettere il minor numero possibile di dati durante la navigazione.
Il browser offre moltissime informazioni su ogni sito web, a partire dai tracker e cookie delle pagine e quelli bloccati. Ma permette anche di gestire con facilità le autorizzazioni per accedere alla vostra posizione e al microfono.
Oltre a tutelare gli interessi dei suoi utenti, Firefox si distingue anche per la personalizzazione. È possibile modificare l’aspetto o il comportamento del browser in diversi modi e ci sono alcune integrazioni pratiche, come l’utility Pocket integrata per salvare articoli sul dispositivo e leggerli in un secondo momento.
Ma Mozilla, lo sviluppatore di Firefox, offre anche moltissime funzionalità extra, tra cui il monitoraggio gratuito delle violazioni dei dati – che vi dice quando il vostro nome utente o una password potrebbero essere stati esposti – un sistema di alias email gratuito per mantenere protetto il vostro indirizzo di posta elettronica e una vpn da 10 dollari al mese.
Disponibile su Android, iOs, Windows, macOs.
Safari
Apple continua ad aggiungere tecnologie per la privacy a Safari con gli aggiornamenti di iOs e macOS, chiedendo per esempio l’autenticazione dell’utente tramite Face Id quando si ritorna a una sessione di navigazione.
Safari blocca da tempo i cookie di tracciamento di terze parti che cercano di monitorare le vostre attività sui siti e il fingerprinting che tenta di identificare i dispositivi, oltre a segnalare i tracker disabilitati dal sistema.
Il browser ora segnala agli utenti quando una nuova password è troppo debole, suggerendo un’alternativa più valida. I recenti aggiornamenti, inoltre, hanno aggiunto anche il supporto per le passkey.
Da questo punto di vista, Safari è perfettamente in linea con l’impegno di Apple a raccogliere il minor numero possibile di informazioni sugli utenti e mantenere la maggior parte delle informazioni sul dispositivo anziché sui propri server.
Disponibile per iOs, macOs.
Questo articolo è comparso originariamente su Wired US.