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La Russia ha dichiarato di voler testare il dispiegamento di armi nucleari tattiche all’interno di un’esercitazione militare, dopo quelle che Mosca ha definito minacce provenienti di recente da Francia, Regno Unito e Stati Uniti. Secondo Mosca, gli Stati Uniti e i loro alleati europei stanno spingendo il mondo sull’orlo del confronto tra potenze nucleari sostenendo l’Ucraina con decine di miliardi di dollari di armi, alcune delle quali utilizzate contro il territorio russo. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che terrà esercitazioni militari che includeranno la pratica della preparazione e del dispiegamento per l’uso di armi nucleari non strategiche. Gli esercizi sono stati ordinati dal presidente russo Vladimir Putin.
L’esercitazione mira a garantire l’integrità territoriale e la sovranità della Russia “in risposta a dichiarazioni provocatorie e minacce da parte di certi funzionari occidentali contro la Federazione russa“, ha aggiunto il ministero senza spiegare quali sarebbero i funzionari coinvolti. Il Cremlino ha però detto che queste affermazioni arrivano in risposta alle osservazioni del presidente francese Emmanuel Macron, di funzionari britannici e di un rappresentante del Senato statunitense. Di recente, Macron ha sollevato pubblicamente l’idea di inviare truppe europee per combattere la Russia in Ucraina, mentre il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha detto che Kyiv ha il diritto di utilizzare le armi fornite da Londra per colpire obiettivi russi.
Gli arsenali mondiali
La Russia e gli Stati Uniti sono di gran lunga le maggiori potenze nucleari del mondo e detengono più di diecimila delle 12.100 testate nucleari mondiali. La Cina ha il terzo arsenale nucleare, seguita da Francia e Regno Unito. Mosca possiede circa 1.558 testate nucleari non strategiche, secondo i numeri americani, anche se vi è incertezza sui dati esatti. Nessuna potenza ha utilizzato armi nucleari in guerra da quando gli Stati Uniti hanno lanciato i primi attacchi con bombe atomiche sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Le principali potenze nucleari controllano spesso le loro armi nucleari ma collegano molto raramente pubblicamente tali esercitazioni a specifiche minacce, nel modo in cui ha fatto la Russia. “Non vediamo nulla di nuovo qui – ha commentato Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence militare ucraina -. Il ricatto nucleare è una pratica costante del regime di Putin“.
