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Per la creazione dell’impianto di assemblaggio e collaudo di microchip in Polonia, Intel potrà contare su un aiuto pubblico pari a 1,8 miliardi di dollari (1,62 miliardi di euro). L’annuncio, come riporta l’agenzia stampa Radiocor, arriva direttamente dal governo di Varsavia.
Il colosso dei chip statunitense aveva annunciato lo scorso giugno un investimento totale pari a un massimo di 4,6 miliardi di dollari (4,15 miliardi di euro al cambio attuale) per la realizzazione di una nuova fabbrica nel sud ovest del paese polacco, in particolare a Miekinia, cittadina distante 20 chilometri da Breslavia. La società di Santa Clara aveva fatto peraltro sapere con la realizzazione di tale sito di puntare a creare circa 2000 nuovi posti di lavoro.
Anche in quest’ottica, la Commissione europea ha dato il via libera a questi “aiuti di Stato a favore di Intel”, ha affermato il vicepremier e ministro degli Affari digitali della Polonia Krzysztof Gawkowski. Secondo il dicastero retto da quest’ultimo, i finanziamenti annunciati saranno affidati a Intel tra il 2024 e il 2026.
“Speriamo – ha affermato in tal senso il sottosegretario di Stato agli Affari digitali Dariusz Standerski – che la firma del contratto con Intel avvenga entro fine anno e poi la costruzione della fabbrica possa iniziare“. Anche perché quello della multinazionale statunitense sarà “il più grande investimento estero diretto in Polonia da molti anni a questa parte”.
Sempre a giugno 2023 Intel aveva annunciato un investimento di oltre 30 miliardi di euro per sviluppare due stabilimenti per la produzione di chip a Magdeburgo, in Germania. Tale accordo era stato salutato dal cancelliere Scholz come il più grande investimento estero nel paese tedesco. Anche il governo di Berlino, alla stregua di quello polacco, si era impegnato a garantire sovvenzioni (in quel caso per quasi dieci miliardi).