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Anche Niantic si lancia nella folle corsa dell’intelligenza artificiale. Proprio la scorsa settimana, infatti, la compagnia ha annunciato di essere a lavoro per costruire un modello AI geospaziale – altrimenti denominato “Large Geospatial Model” – in grado di combinare milioni di scansioni catturate dagli smartphone dei giocatori di Pokémon Go e di altri titoli della compagnia. Una novità assoluta, che come obiettivo quello di mettere a punto un modello che sia dotato di un’intelligenza spaziale, che “consentirà ai computer non solo di percepire e comprendere gli spazi fisici, ma anche di interagire con essi in modi nuovi”.
Come funziona il modello geospaziale di Niantic
“Negli ultimi cinque anni, Niantic si è concentrata sulla costruzione del nostro Visual Positioning System (VPS), che utilizza una singola immagine da un telefono per determinare la sua posizione e il suo orientamento utilizzando una mappa 3D costruita da persone che scansionano luoghi interessanti nei nostri giochi e nello Scaniverse”, ha chiarito la compagnia nella nota che annuncia il suo nuovo (e ambizioso) progetto, precisando che ”questi dati sono unici perché sono presi da una prospettiva pedonale e includono luoghi inaccessibili alle automobili”. Ma non è solo questo a rendere unico il VPS di Niantic. Quello che davvero sembra contraddistinguerlo da qualunque sistema simile, infatti, è il fatto che ogni luogo sia caratterizzato da una serie di dettagli vari e precisi: i giocatori effettuano le scansioni dei luoghi da prospettive diverse, oltre che in orari e stagioni molto differenti tra loro. E questo si traduce nella rappresentazione altamente specifica di un luogo.
Il risultato di questo lavoro è lo sviluppo di un modello linguistico di grandi dimensioni dotato di una comprensione ampia e precisa dello spazio, che gli permette anche di capire come un determinato luogo si relaziona a tutti gli altri che sono localizzati intorno a lui, e non solo. L’AI, quindi, sarebbe così in grado di ricostruire un luogo in ogni minimo dettaglio, e di riuscire a orientarsi nei suoi dintorni. Niantic, quindi, fa un passo in avanti rispetto alla mappa 3D che ha costruito negli anni grazie ai dati raccolti dalle scansioni dei luoghi dei giocatori di Pokémon Go. E punta allo sviluppo di un modello di intelligenza artificiale che potrebbe non avere rivali.