giovedì, Dicembre 26, 2024

Hunter Biden, la grazia rischia di creare un pericoloso precedente

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Per entrambi i casi era stato raggiunto un patteggiamento. L’accordo prevedeva il pagamento delle tasse evase con interessi e sanzioni, e l’ammissione di colpevolezza per la falsa dichiarazione sull’arma. Ma l’intesa è saltata in tribunale la scorsa estate dopo le pressioni di alcuni membri del Congresso. A settembre Hunter Biden si è dichiarato colpevole di nove accuse fiscali a Los Angeles. A dicembre erano previste due udienze per la sentenza: il 12 in Delaware per il caso dell’arma, il 16 in California per l’evasione fiscale. La grazia presidenziale ha cancellato entrambi i procedimenti prima delle sentenze, un fatto senza precedenti per il figlio di un presidente in carica.

Chi è Hunter Biden

Il secondogenito del presidente è una delle figure più controverse della politica americana. La sua vita è stata segnata da eventi drammatici fin dall’infanzia. Aveva solo due anni quando, nel dicembre 1972, un incidente stradale uccise sua madre Neilia e la sorellina Naomi, poche settimane dopo l’elezione del padre al Senato degli Stati Uniti.

Come spiega il New Yorker nel ritratto della famiglia Biden, i problemi con alcol e droghe di Hunter sono iniziati presto. Hunter ha iniziato a bere durante l’adolescenza e ha ammesso di aver fatto uso di cocaina già durante gli anni del college. Nel 2013 si è arruolato nella Riserva della Marina americana, prestando giuramento davanti al padre – allora vicepresidente – in una cerimonia alla Casa Bianca. Ma il suo servizio durò un solo giorno: risultò positivo all’uso di cocaina durante il primo test nella base navale e fu immediatamente congedato. La dipendenza è peggiorata dopo la morte del fratello maggiore Beau, stroncato da un tumore al cervello nel 2015. Il matrimonio con la prima moglie Kathleen Buhle è finito in un divorzio burrascoso, durante il quale è emerso che aveva dilapidato il patrimonio familiare in droghe, alcol, strip club e regali costosi a diverse donne, lasciando la famiglia in difficoltà economiche.

Oggi Hunter Biden afferma di essere sobrio da cinque anni e mezzo. Nel comunicato dopo la grazia ha dichiarato che ha “mantenuto la sobrietà per più di cinque anni grazie alla mia profonda fede e all’incrollabile amore e supporto della mia famiglia e dei miei amici”. Ha aggiunto che dedicherà “la vita che ho ricostruito ad aiutare coloro che sono ancora malati e sofferenti”.

I precedenti e il sistema americano

La grazia presidenziale negli Stati Uniti è uno dei poteri più ampi e meno controllati del sistema istituzionale. La Costituzione americana, all’articolo II, garantisce al presidente il diritto di concedere la grazia per qualsiasi reato federale, senza necessità di approvazione da parte del Congresso o della magistratura.

Nel caso di grazie a familiari, la prassi ha pochi precedenti. Come ricorda il New York Times, Bill Clinton nell’ultimo giorno del suo mandato graziò suo fratello Roger per vecchie accuse di cocaina. Trump, un mese prima di lasciare la Casa Bianca nel 2020, concesse la grazia a Charles Kushner, padre di suo genero Jared, condannato per evasione fiscale. In entrambi i casi, sottolinea il quotidiano, le persone perdonate avevano già scontato le loro pene quando ricevettero la grazia presidenziale.

La grazia di Hunter Biden segna quindi un precedente storico. È la prima volta che un presidente usa questo potere per proteggere il figlio da un processo penale in corso, segnando una differenza sostanziale dai casi precedenti in cui la grazia servì più come riabilitazione che per evitare il carcere.

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