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La crisi del settore automobilistico sta mettendo sotto pressione i principali costruttori in Europa e negli Stati Uniti. Non ne è immune Stellantis, dove nel weekend si è consumato un terremoto ai vertici. Carlos Tavares ha rassegnato le dimissioni da ad, facendo ballare l’azienda già impegnata nel navigare le tempestose acque dell’industria delle quattro ruote. Come riporta infatti il Corriere della Sera, il quarto produttore mondiale di automobili sta vivendo importanti difficoltà sia nel segmento delle vetture elettriche, sia nella gestione degli impianti produttivi, come dimostrato per esempio dalla situazione a Mirafiori.
Gli impianti fermi
La casa automobilistica nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e Psa ha annunciato l’ennesimo stop alla produzione nello stabilimento torinese, all’interno del quale le linee rimarranno ferme fino all’8 gennaio 2025. Tale ulteriore blocco segue le chiusure già avvenute tra settembre e ottobre e le sette settimane di fermo estivo e significano per l’impianto una chiusura dell’anno con il record negativo di produzione: meno di 20mila vetture. I 2800 operai dello stabilimento, che attualmente si trovano in cassa integrazione, vedono dunque all’orizzonte la possibilità di un utilizzo degli ammortizzatori sociali anche per il 2025.
Secondo quanto ha fatto sapere il gruppo, la decisione di fermare la produzione a Mirafiori è la conseguenza della debole domanda di vetture elettriche e di lusso, principali veicoli realizzati nello stabilimento piemontese. Una nota ufficiale di Stellantis sottolinea in particolare che “la persistente incertezza nelle vendite di vetture elettriche nei mercati europei” e “la debolezza del settore del lusso in mercati extraeuropei come Cina e Stati Uniti” rendono insostenibile una produzione continua.
Le auto elettriche
Nel dettaglio, la situazione delle vetture elettriche (Bev) rappresenta una delle maggiori criticità per la società di casa Agnelli. Nei primi dieci mesi del 2024, il segmento delle city car elettriche in Europa ha registrato un calo del 54% rispetto allo stesso periodo del 2023. In Italia, il mix di auto elettriche si attesta a livelli particolarmente bassi, con una quota di mercato di circa il 4%.
Tra i modelli di punta, la 500 elettrica prodotta a Mirafiori è probabilmente quello emblematico in relazione alla situazione del mercato. Nei primi dieci mesi dell’anno, le vendite del modello si sono fermate sotto le 2000 unità, un volume che rappresenta il risultato pratico di meno di dieci turni produttivi nello stabilimento torinese. La situazione ha spinto l’azienda a rivedere i piani, annunciando la produzione della nuova 500 ibrida a Mirafiori, con un debutto previsto per novembre 2025.