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Cedat 85 ha letteralmente “acceso i motori” per evitare misunderstanding in Europa. Per lo meno quelli legati a trascrizioni imprecise che, a cascata, si propagherebbero nei 23 processi di traduzione. “Esiste una probabilità di errore minore, del 2%, ma può potenzialmente creare grossi problemi diplomatici” spiega Mazzoccoli, Oltre al motore linguistico e a quello acustico, che assieme trasformano la voce in testo, i suoi ricercatori stanno studiando come aggiungerne un terzo, semantico, che preveda la parola successiva, e un quarto, contestuale, che lo supporti capendo le condizioni di contorno, eliminando i fraintesi alla fonte.
Trasparenza verso i cittadini
Questo upgrade visionario importante è l’ennesima sfida che affronta il team R&D di Cedat 85, lo stesso su cui Mazzoccoli dal 2006 ad oggi ha investito complessivamente oltre 30 milioni di euro e che ha già dimostrato di saperci fare.
Dalle loro menti è uscita Digital4Democracy, per esempio, una soluzione di streaming live e on demand, verbalizzazione automatica e archiviazione mutimediale dedicata alla Pa, che permette la condivisione sui social dei consigli comunali e delle assemblee in tempo reale. Un’opportunità per i cittadini di sapere chi ha detto cosa con massima trasparenza, anche attivando un alert automatico personalizzabile, per i temi di maggiore interesse. Per i consiglieri, la possibilità di poter condividere sui social o su altri canali i propri interventi e le proprie idee.
Quella per radio e tv, è una soluzione più spinta sulla decodifica integrale e sulla indicizzazione full text per effettuare rassegne o editing audio-video-testo più agilmente. Un altro settore chiave per il business di Cedat 85 è da sempre quello dei call center. Integrando funzioni di speech analytics, quality check e vocal order monitoring la sua tecnologia trascrive telefonate in tempo reale, le indicizza e le cataloga, permettendo ricerche ultra rapide e affidabili per parole chiave. E la possibilità di capire come sta andando la telefonata, non perdendo il polso della fatidica “customer satisfaction”.
Investimenti sul territorio
In un mondo che non tace, anzi, che vuole parlare sempre di più e in più lingue, per Cedat 85 le sfide non mancano e non mancheranno. Prima di tutto non deve deludere chi già apprezza le sue trascrizioni automatiche. Solo in Italia la Camera dei Deputati, la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero degli Interni, per esempio, come anche Consob e Cassa Depositi e Prestiti, 7 Consigli regionali, circa 300 Comuni italiani, decine di istituti bancari e numerose aziende. In Europa, oltre al parlamento europeo, anche la Banca centrale europea e realtà come Scotland Yard e la British Library.
Basteranno i circa 100 attuali dipendenti distribuiti tra San Vito dei Normanni (nel Brindisino), Roma e Padova? Mazzoccoli non ha la risposta, ma ha già l’intenzione di realizzare un company research center nella regione d’origine sua e di Cedat 85, sempre in Puglia. “Sarà cofinanziato da Puglia Sviluppo con i Fondi europei per lo sviluppo regionale (Fers) con un totale di circa 8-9 milioni di euro – spiega -. Recupereremo un vecchio stabilimento di 4.000 metri quadrati di superficie coperta, trasformandola in un campus per ricercatori di tutto il mondo. La fine dei lavori è prevista entro il 2026, offriremo sempre più opportunità per giovani di ogni area e lingua”.