giovedì, Dicembre 26, 2024

Sanremo 2025, Carlo Conti non vuole scontentare nessuno

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

Carlo Conti ha svelato gli attesi nomi dei big del Festival di Sanremo 2025. Possiamo ammettere che, viste le avvisaglie lasciate trapelare in alcune interviste, c’è una certa continuità artistica con Amadeus, perlomeno su alcuni nomi e su alcune “quote”, forse lasciando un po’ parte le derive teen discutibili (tipo La Sad). Certo, da 26 a 30 big più quattro Nuove proposte che saranno selezionate tra Sanremo Giovani e Area Sanremo, e che gareggeranno separate (non come le scorse edizioni) si raggiunge un totale di 34 canzoni con il Dopo Festival condotto da Alessandro Cattelan che dovrà iniziare a orari umani.

Il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2025 toscano è sicuramente abile nell’“asciugare” il programma eliminando il più possibile le ospitate (soldi e polemiche risparmiate) e gag sanremesi che tanto amavano Fiorello e Amadeus. A ottobre, nel regolamento, aveva annunciato alcune modifiche sulla durata dei brani. I pezzi originali dei big accorciati da un massimo di 4 minuti a 3 minuti e 30 secondi; le cover da massimo di 4 minuti e 30 secondi a 4 minuti. Per le Nuove proposte, invece, la durata del brano non deve superare i 3 minuti. Per tutti questi limiti, dice il regolamentoSaranno ammesse eccedenze di pochi secondi solo in caso di incontrovertibili esigenze di natura artistica”. Però all’epoca si parlava di un Sanremo con meno canzoni, orari contenuti e di 24 big che sono lievitati a 30 in poche settimane.

Il micromondo di Carlo Conti

Nel podcast Pezzi: dentro la musica, insieme ai giornalisti Luca Dondoni, Andrea Laffranchi e Paolo Giordano, il conduttore e direttore artistico aveva dato una linea precisa: “Nelle 20 [canzoni] già selezionate c’è grande tendenza di mercato, qualcosa che non ti aspetti, qualche brano importante per contenuto, ma quello che è arrivato musicalmente dai cantautori non è più un macromondo, non vanno a parlare di guerra e immigrazione. Nei testi si torna a parlare di un micromondo fatto di famiglia e rapporti personali”.

Insomma, in poche parole: basta preoccuparsi o raccontare cosa succede là fuori, guardiamo quello che succede qui, tre le nostre amate “pareti domestiche” che tanto ci piacciono, così ci specchiamo un po’, ci diciamo quanto tutto vada bene o male, ma basta che sia roba nostra, gli altri non ci interessano. Vedremo quando usciranno le canzoni quali saranno le tematiche affrontate, chissà, magari troviamo il guizzo. Lo scorso anno, prese di posizione nette e precise come quelle di Ghali o Dargen D’Amico erano state sicuramente poco apprezzate dai “piani alti” Rai e dal governo Meloni ma era anche l’ultimo anno di Amadeus e non aveva più nulla da perdere o da rischiare, tanto che in conferenza stampa, su provocazione di Enrico Lucci, inviato da Striscia la Notizia, aveva addirittura cantato con l’allora co-conduttore Marco Mengoni, Bella Ciao.

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Squid Game 2, la recensione e l'analisi degli episodi della seconda stagione della serie Netflix

L’episodio offre anche un ritratto del Reclutatore, un sociopatico ossessionato dal gioco d'azzardo estremo. Il ruolo offre a Gong...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img