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Raccontare storie di atleti e di persone comuni che nell’ultimo anno sono stati protagonisti di imprese straordinarie: è il focus dei Beat Yesterday Awards 2024, l’immancabile appuntamento di Garmin che ormai è giunto al nono anno di vita e che anche questa volta è riuscito a trasmettere a tutto il pubblico presente la passione che l’azienda ma soprattutto i protagonisti delle varie imprese ci mettono nello sport.
Sono state oltre 1000 le candidature che l’azienda ha dovuto valutare prima di decidere a chi assegnare gli ambiti trofei, che se le sommiamo a quelle delle edizioni passate arriviamo a oltre 15.000 candidature da quando sono stati istituiti i Beat Yesterday Awards, un numero sicuramente da non sottovalutare.
Durante l’evento, che si è tenuto lo scorso 3 dicembre, sono intervenuti sul palco alcuni dei protagonisti del Giochi Olimpici di Parigi 2024, i quali hanno avuto il compito di premiare i vincitori della manifestazione. Durante la premiazione Nicolò Martinenghi (medaglia d’oro 100 metri rana), Daila Dameno (medaglia di bronzo nell’arco delle paraolimpiadi) Mara Navarria (oro nella spada femminile a squadre), Alice Bellandi (oro nel Judo), il team Caterina Banti e Ruggero Tita (medaglia d’oro con i Nacra 17) e Gabriel Soares (medaglia d’argento nel canottaggio), hanno intrattenuto il pubblico non solo raccontando i loro importantissimi risultati olimpici, ma enfatizzando di come le imprese di cui si è parlato durante l’evento siano altrettanto importanti perché portate a termine da persone comuni (ovviamente allenate) e non da atleti professionisti.
Durante il suo consueto annuale intervento, Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia ha dichiarato: “Ci piace pensare che i riflettori sul palco del Beat Yesterday non si spengano mai, che le storie continuino a essere raccontate e che i protagonisti le portino avanti giorno dopo giorno, anche una volta finita la festa. Nove anni di Beat Yesterday non sono solo un traguardo incredibile, rappresentano anche l’impegno che l’azienda mette in campo da nove anni per celebrare lo Sport in ogni sua forma. Ciò che ci accomuna non sono i risultati, le performance, le grandi vittorie o quelle sconfitte che hanno sempre una storia da insegnare. Ciò che ci accomuna sono, in ultima analisi, i valori che lo sport sa trasmettere: la dedizione, l’impegno, il coraggio, la sfida con sé stessi e con gli altri, la passione e la capacità di non arrendersi mai”.
I vincitori: cinque storie incredibili
Non solo sport ma anche messaggi di sensibilizzazione, come ha sottolineato l’impresa di Roberto Ragazzi, un libero professionista con la passione per l’esplorazione che lo ha portato in Islanda per 14 giorni, di cui 12 passati in una situazione dove la neve ha fatto perdere tutti i punti di riferimento e lo ha costretto a trascinare la slitta con l’equipaggiamento per ben 160 km. Il viaggio aveva lo scopo di constatare con i propri occhi gli effetti del cambiamento climatico allo scopo di sensibilizzare il pubblico e raccogliere fondi per realizzare un acquedotto per un villaggio di 1700 persone in Burundi.
