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Fondazione Airc, leader della ricerca oncologica indipendente, celebra i suoi sessant’anni con un investimento record di 141 milioni di euro. Questi fondi finanzieranno 673 progetti innovativi, 90 borse di studio per giovani talenti e 8 programmi speciali, oltre a supportare lo sviluppo dell’Ifom, l’Istituto di Oncologia Molecolare. Grazie a questo impegno, oltre 5.400 ricercatori in quasi 100 istituzioni italiane pubbliche lavoreranno per migliorare prevenzione, diagnosi e cura del cancro.
L’impegno di Airc proseguirà anche in primavera, quando verranno lanciate nuove iniziative, tra cui il Physician Scientist, che ha l’obiettivo di fornire un percorso di alta formazione per medici che vogliano avvicinarsi alla ricerca.
“Oltre due miliardi e mezzo di investimenti continuativi in sessant’anni anni su ricerca di base,
preclinica e clinica da parte di Fondazione Airc, hanno contribuito a raggiungere importanti risultati per migliorare la conoscenza, la prevenzione e la cura del cancro – ha spiegato Anna Mondino, direttrice scientifica di Fondazione Airc. – Abbiamo capito come usare radio- e chemioterapia in modo più efficace e studiato alternative terapeutiche più selettive e tollerabili. Possiamo identificare numerose caratteristiche genetiche e molecolari dei tumori, nonché studiare singole cellule malate nei tessuti e nel sangue. Abbiamo aumentato, per alcuni tipi di tumore, le opzioni terapeutiche con l’immunoterapia, istruendo il sistema immunitario a reagire contro il cancro. Abbiamo imparato a sfruttare l’ingegneria genetica per generare farmaci viventi come le cellule Car-T, una delle frontiere della medicina di precisione, che vede l’Italia in prima linea”.
L’importanza della prevenzione
I progressi nella lotta contro il cancro, grazie a prevenzione, diagnosi precoci e terapie sempre più avanzate, dimostrano chiaramente che la ricerca è fondamentale per vincere questa sfida. Secondo i dati dei Registri Tumori, il numero di persone che vivono dopo una diagnosi di cancro è in costante aumento. Attualmente, si stima che circa la metà dei pazienti diagnosticati possa guarire, raggiungendo un’aspettativa di vita paragonabile a quella di chi non ha mai affrontato la malattia.
Nel 2024 sono stati diagnosticati circa 390.000 nuovi casi di tumore in Italia. I tumori più comuni sono quelli della mammella, colon-retto, polmone, prostata e vescica. Gli screening regolari e la diagnosi precoce sono fondamentali per aumentare le possibilità di trattamento e migliorare gli esiti. La mortalità tra i giovani adulti (20-49 anni) è diminuita significativamente negli ultimi 15 anni, grazie soprattutto alla riduzione del fumo.
