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Negli Stati Uniti, lo scorso fine settimana migliaia di persone si sono unite alle proteste contro Tesla, andate in scena in tutto il paese fuori dai concessionari dell’azienda di auto elettriche di Elon Musk. Seppur in numero molto minore, davanti agli showroom americani della casa si sono presentati però anche diversi sostenitori dell’imprenditore, che hanno dato vita a un movimento di controprotesta che alcuni partecipanti hanno soprannominato “Tesla Shield” (“scudo di Tesla”).
Le manifestazioni contro Tesla
Se tra le file dei manifestanti “originali” ci sono in primis persone che contestano il ruolo di Musk nello smantellamento delle agenzie governative federali americane, la controprotesta è animata soprattutto da sostenitori del movimento Maga (Make America Great Again) che sostiene il presidente statunitense Donald Trump. Tra di loro lo scorso weekend c’erano anche diversi estremisti di destra, come membri dei Proud boys, di milizie armate e, in un caso, addirittura un ragazzo vestito da Hitler.
Mentre il dipartimento per l’Efficienza governativa (Doge) di Musk continua a fare pezzi ampie porzioni del governo americano – mettendo a rischio la vita e il sostentamento di persone negli Stati Uniti e non solo – il movimento di protesta contro Tesla ha guadagnato slancio. Gli episodi isolati di vandalismo contro veicoli, caricabatterie e concessionari della casa – le cui azioni nel frattempo hanno perso oltre il 30% dall’inizio dell’anno – hanno portato Trump a esortare il dipartimento di Giustizia a trattare i presunti manifestanti violenti come “terroristi interni”. In questo contesto, ora alcuni gruppi estremisti si sono presi la responsabilità di aiutare Musk a reagire.
L’estrema destra nelle controproteste a sostegno di Musk
“Il mio popolo sarà libero, il mio popolo tornerà a dominare“, ha gridato sabato con un finto accento tedesco David Pettinger, membro del gruppo estremista antigovernativo People’s rights, rivolgendosi ai manifestanti che si erano radunati fuori da una concessionaria di Tesla a Meridian, nell’Idaho, come si evince dai filmati circolati online.
Pettinger sfoggiava una pettinatura e un paio di baffi chiaramente ispirati a Hitler. A scanso di equivoci, indossava anche una maglietta con la scritta “Letteramente Hitler” sul retro e un’immagine di Musk che fa il saluto romano davanti. L’uomo ha marciato davanti ai manifestanti e ha distribuito adesivi a forma di cuore ai sostenitori di Musk. A Wired US, Pettinger ha spiegato di essersi vestito da Hitler per “prendere in giro l’uso eccessivo dei termini ‘nazista’ e ‘fascista’“. I suoi post su X tuttavia richiamano una visione del mondo profondamente antisemita.
