martedì, Aprile 15, 2025

Quanto guadagnano davvero influencer e creator?

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Ma quanto guadagnano influencer e content creator (la differenza c’è, anche se spesso non si vede)? Tutti questi nuovi lavori ogni tanto balzano agli onori della cronaca per i presunti incassi stellari. Sarà vero? O sono solo leggende metropolitane, chiacchiere da bar e pettegolezzi da web?

E OnlyFans? Tutti milionari là sopra? O anche lì, nel 2025, il gioco non vale la candela?

Abbiamo deciso di approfondire il tema perché, alla fine, conti e vil denaro ci affascinano sempre. E quello che emerge è un quadro molto più normale di quanto si voglia far credere. Un settore dove, spesso, il vero salto nel vuoto non è farci i soldi, ma capire come farli. E dove tutti (gli altri), nel dubbio, parlano per dare fiato alla bocca.

Instagram: solo un palco

Instagram non paga. Partiamo da qui, senza girarci intorno. A differenza di YouTube – dove ogni visualizzazione è monetizzabile e l’advertising è parte integrante dell’esperienza – Instagram non riconosce alcun guadagno diretto per i contenuti pubblicati nel feed, nelle stories o nei reel. O meglio, poca roba.

Esistono gli abbonamenti ai creator, una funzione lanciata da Meta che permette di pagare per contenuti esclusivi. Sulla carta interessante, ma nella realtà? Poco impattante. Gli utenti non sono abituati a pagare per i contenuti Instagram, e la piattaforma non fa molto per incoraggiare il contrario. Ci sono poi gli stick nelle dirette live: regali virtuali convertibili in denaro, ma l’interazione resta minima. Le live su Instagram non sono centrali, non creano dipendenza. Insomma: si è puntato al modello Twitch, ma senza successo.

Quindi, dove si guadagna? Fuori, sempre fuori. Il denaro arriva agli influencer da collaborazioni con i brand, dalle affiliazioni, dal personal branding. Instagram è una vetrina: se è curata, se ha numeri solidi e se l’engagement è alto, allora attira clienti. Ma i clienti non sono Meta, sono le aziende.

Un creator bravo può farsi pagare miglihttps://www.wired.it/article/tiktok-shop-italia-come-funziona/aia di euro per una campagna, ma non è Instagram a pagare è un marchio di skincare, una compagnia telefonica, una startup.

E attenzione: non bastano i follower. I brand guardano la qualità dell’audience, la coerenza, il tasso di coinvolgimento. Un profilo con 50.000 follower reali, attivi, può valere molto più di uno da 200.000 gonfiati da giveaway e bot. In sintesi: Instagram è una sfilata. I soldi arrivano solo se qualcuno vuole comprarsi il vestito che proponi.

TikTok: la viralità paga…poco

TikTok ha rivoluzionato il gioco ridando potere alla reach organica, democratizzato la visibilità. Qui puoi avere 200 follower e finire virale con un video da un milione. Ma quanto vale, da un punto di vista economico, quel milione? Pochissimo.

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