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All’inizio di questo mese, il Missouri si è unito agli stati che esortano i pescatori a partecipare all’eliminazione della specie invasiva. “Dal momento che si trovano fuori dal loro ambiente naturale, dove c’era un equilibrio tra predatori e prede, tendono a crescere, riprodursi e diffondersi rapidamente. Potrebbero surclassare le specie autoctone. Senza una valida concorrenza sono di fatto i più grossi e prosciugano le risorse“, ha spiegato al New York Times Angela Sokolowski, coordinatrice per le specie invasive del dipartimento di Conservazione del Missouri.
Come è fatto il pesce testa di serpente settentrionale
Secondo il dipartimento per la Conservazione ambientale di New York, la specie è generalmente marrone, con macchie scure sui fianchi; si distingue per il corpo allungato e snello, la presenza di un’unica pinna dorsale che corre lungo gran parte della schiena, òa testa leggermente appiattita e una bocca prominente con numerosi denti affilati.
Generalmente i testa di serpente settentrionali vivono in specchi d’acqua poco profondi, come stagni, paludi, canali, bacini, laghi e fiumi, grazie a un sistema respiratorio che consente loro di assorbire ossigeno dall’aria. Le autorità li descrivono come “predatori aggressivi” che proteggono attivamente i loro piccoli. Uno dei fattori che favoriscono la loro espansione è l’elevata capacità riproduttiva: le femmine possono deporre fino a 50mila uova, che si schiudono 24-48 ore dopo la fecondazione.
Il principale impatto ambientale di questa specie è legato alla sua dieta. I giovani si nutrono di un’ampia serie di organismi microscopici, larve di insetti e piccoli crostacei, influenzando direttamente la catena alimentare delle popolazioni autoctone. Gli adulti si cibano principalmente di altri pesci, ma anche di uccelli, rettili, piccoli mammiferi e altri crostacei.
“Il pesce testa di serpente settentrionale ha le potenzialità per ridurre drasticamente o addirittura eliminare le popolazioni autoctone, alterando gravemente gli ecosistemi acquatici. Inoltre, i comuni che fanno affidamento sul turismo legato alla pesca sportiva potrebbero subire perdite economiche significative se questa specie continuerà a espandersi“, avverte il dipartimento di Conservazione ambientale di New York.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.