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C’è voluto diverso tempo ma finalmente è arrivato il decreto attuativo che permette di regolare l’incentivo di 3.500 euro per chi intende convertire il proprio veicolo endotermico in uno elettrico. Questo incentivo per il retrofit elettrico era stato inserito nella Legge di Bilancio 2022 ma per renderlo operativo è stato necessario aspettare il decreto attuativo che ne regolasse l’applicazione e che è stato messo a punto dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.
Quali veicoli sono compatibili con questo incentivo?
I veicoli interessati vanno dai minivan per il trasporto di persone, ai veicoli con più di otto posti, ai furgoni per il trasporto delle merci (categorie M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1 e N1G) immatricolati originariamente con motore a combustione interna che vengono trasformati in veicoli con trazione elettrica.
Secondo quanto raccontato, il contributo è pari al 60% del costo di trasformazione, fino ad un massimo di 3.500 euro, a cui si aggiunge un contributo del 60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (Pra), all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione.
Per poter richiedere l’incentivo, il Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) metterà a disposizione una specifica piattaforma online. La sua attivazione sarà comunicata direttamente sul sito del Ministero. Il fondo a disposizione per questo contributo è di 14 milioni di euro.
Può accedere al contributo chi ha provveduto a sostituire il motore termico del proprio veicolo con un motore elettrico a partire dal 10 novembre 2021, data di entrata in vigore della legge n. 156 del 9 novembre 2021 che prevede tale misura. Il termine per l’acquisizione delle richieste scade il 31 dicembre 2022.