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Ferrari ha tolto ufficialmente i veli sulla nuova 296 GT3, erede della 488 GT3, che correrà dal prossimo anno nelle serie GT e dal 2024 anche alla 24 Ore di Le Mans. Questa vettura da corsa l’avevamo vista effettuare alcuni primi giri di pista a Fiorano a metà aprile 2022. Adesso, Maranello, ha svelato tutti i suoi segreti.
DEBUTTO ALLA 24 ORE DI DAYTONA 2023
La base di partenza è quella della Ferrari 296 GTB che è stata ridefinita in funzione delle richieste della pista e delle performance grazie al lavoro di squadra tra Centro Stile, aerodinamici e progettisti. L’obiettivo dei tecnici era quello di “creare una configurazione aerodinamica in grado di operare all’interno dei parametri omologativi, riducendo le sensibilità alle variazioni di assetto, a tutto vantaggio delle performance velocistiche, di maneggevolezza e predicibilità della vettura“. Questo lavoro ha portato ad un guadagno del 20% in termini di carico verticale rispetto alla 488 GT3.
Dallo splitter anteriore all’estrattore posteriore caratterizzato da un diffusore dal sofisticato disegno tridimensionale, tutto è stato studiato nei minimi particolari per arrivare ad ottenere la massima efficienza aerodinamica. Il telaio, in alluminio, è stato sviluppato sfruttando l’esperienza acquisita con la 488 GT3. I tecnici di Maranello hanno ottenuto un telaio particolarmente leggero che consente anche una migliore e più efficiente gestione della zavorra e di sfruttare al meglio il potenziale di aderenza offerto dagli pneumatici senza comprometterne l’integrità in pochi passaggi. Rispetto alla versione stradale, la 296 GT3 dispone di un passo allungato, nei limiti del regolamento.
Le sospensioni, così come le barre antirollio, offrono il più ampio spettro di regolazioni per consentire ai piloti di poter contare sul miglior assetto possibile della vettura. Anche l’impianto frenante è stato rivisto e potenziato, con pinze e dischi (ora di 400 mm all’avantreno) di nuova concezione. Completamente inediti, invece, i cerchi forgiati della 296 GT3, sviluppati e omologati in esclusiva da Rotiform per questo modello.
I tecnici, nel progettare la vettura, hanno prestato molta attenzione alla velocità con cui è possibile sostituire le parti danneggiate. Tanto la porzione anteriore quanto quella posteriore, infatti, possono essere rimpiazzate in pochissimi secondi grazie ad una serie di accorgimenti e soluzioni che garantiscono un rapidissimo rientro in pista in caso di danni che ne compromettano l’aerodinamica o la prestazione.
L’abitacolo è stato sviluppato per essere intuitivo e accessibile, oltre ad essere in grado di offrire una buona visibilità . Si tratta di aspetti importanti nelle gare di durata. Rispetto alla 488 GT3, l’abitacolo è stato completamente riprogettato sulla base delle indicazioni raccolte tanto dai piloti ufficiali quanto dai clienti.
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Per permettere al pilota di avere sempre le principali funzioni a portata di mano, molti dei comandi sono stati spostati sul nuovo volante ispirato a quello della Formula 1. Pedali e sterzo sono facilmente regolabili. L’impianto di condizionamento è stato studiato per garantire un’adeguata ventilazione in ogni condizione, a tutto vantaggio della concentrazione del pilota in ogni fase della corsa.
Il debutto della vettura da corsa è atteso per la 24 Ore di Daytona del 2023.
NIENTE ELETTRIFICAZIONE
Il cuore pulsante della Ferrari 296 GT3 è il 6 cilindri della 296 GTB ma non abbinato ad un’unità elettrica, per ragioni regolamentari. La “V” è di 120 gradi e i turbo sono stati inseriti all’interno della “V”. Il motore è collocato in posizione più avanzata e abbassata rispetto alla versione stradale, a tutto vantaggio dell’abbassamento del baricentro e della rigidezza torsionale che, rispetto alla 488 GT3, segna guadagni attorno al 10%. Tutta la fluidodinamica interna del motore e le componenti specifiche adottate per la versione da pista del propulsore sono state studiate e messe a punto dagli ingegneri di Ferrari e dai suoi partner.
In vista delle gare “Endurance”, Ferrari ha lavorato per ottimizzare i consumi, senza sacrificare le prestazioni. Il risultato sono circa 600 CV di potenza con una coppia di 710 Nm (valori che possono variare in base al BoP – Balance of Performance). Il propulsore è abbinato ad un cambio trasversale sequenziale a 6 rapporti con palette al volante.