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Le vacanze – per chi può – sono cominciate: ormai sono partiti circa 30 milioni di italiani a caccia di relax, bei posti, buon cibo, divertimento ma anche silenzio, per riposarsi e scrollarsi di dosso il peso della routine dell’inverno. Almeno, questa è l’idea, perché poi c’è (anche) lo smartphone che può rovinare tutto, complice quell’attitudine all’iperconnessione a cui ci ha tanto abituati lo smarworking: lo scrittore Max Woolf ha messo insieme i dati di diversi studi in una sintesi che si intitola «Uso dello smartphone in vacanza», confermando che ne siamo ossessionati anche quando siamo in ferie. Per esempio perché lo controlliamo fino a 80 volte al giorno e perché la metà di noi (il 55%) si sente in dovere di rispondere a messaggi e mail anche se il datore di lavoro non lo richiede espressamente. Ma non è un bene, perché restare attaccati in questo modo ossessivo a uno strumento della nostra quotidianità non ci aiuta affatto a goderci le vacanze. E se vero che a certe richieste non si può non rispondere, è altrettanto vero che con la giusta organizzazione si può trovare un buon equilibrio. Ecco come
Terminare i compiti con anticipo
Organizzazione: sul lavoro resta una parola d’ordine imprescindibile perché dall’organizzazione dipende tutto, anche il work-life balance. Specie prima di partire, proprio per non rischiare di portarsi in vacanza ciò che non si è terminato, è bene chiudere tutti i sospesi: mail, telefonate, pianificazioni di agende. In questo modo mentre si è in ferie, si eviterà anche solo di pensarci, all’ufficio (almeno, questa è l’intenzione).
Impostare per bene l’out of office
O «OOO»: come ricordano gli esperti recruiter di InfoJobs «scrivere l’out of office è importante, per dare un’informazione utile a chi ti cercherà. In base ai tuoi contatti, scegli se scriverlo in italiano e/o in inglese e ricorda di indicare chiaramente quando sarai nuovamente operativo e a chi rivolgersi in caso di emergenza (ovviamente… avvisa il tuo sostituto!)».
Attenzione all’«always on»
«Always on» sta per «always on line», ed è esattamente quello che dobbiamo fare quando siamo al lavoro e che non dobbiamo fare quando non siamo al lavoro. Sempre gli esperti di InfoJobs ricordano: «Puoi controllare mail e telefono, essere reperibile per urgenze
vere, ma ricorda di farlo nel rispetto delle tue ferie e quelle degli altri. La pausa estiva è
meritata e indispensabile per ricaricarti di energie e fare ancora meglio al rientro».
Fissare un appuntamento con le mail
Venti minuti, mezz’ora al massimo: è il tempo utile e, eventualmente necessario, per evitare di essere sempre «always on», ma rispondere alle mail e ai messaggi importanti, oppure fare delle telefonate. L’ideale, anziché spezzettarli, sarebbe dedicare un momento della giornata, per esempio al mattino dopo colazione o dopo pranzo, così da non pensarci più (e magari dimenticarsi dello smartphone)
Dimenticarsi della routine
Se andiamo in ferie è per tornare più carichi ed energici, anche sul lavoro, perciò sfruttarle al massimo ne va della nostra produttività. Come fare? Rilassandosi, ovviamente, e per questo anche la scienza ha provato che è essenziale evitare di ripetere le abitudini della nostra vita quotidiana e provare nuove attività: per esempio no a pianificazioni serrate delle giornate come se fossimo in ufficio, sì invece a nuove esperienze e luoghi mai visti che stimolano creatività e relax.