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Secondo le analisi condotte dal matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo (Iac) “Mauro Picone”, l’incidenza di Covid-19 registrata durante la prima settimana di settembre è aumentata significativamente in diverse province italiane, se confrontata con lo stesso valore misurato durante la prima settimana di luglio. In base all’andamento dei contagi nelle ultime settimane, il ricercatore cataloga le province italiane in tre gruppi diversi: quelle in cui il valore medio dei contagi si mantiene costante, quelle che presentano una crescita lineare, e quelle che invece presentano una crescita accelerata. Vediamo quali sono i dettagli provincia per provincia.
Cagliari in cima alla lista per tasso di incidenza, Enna e Siracusa ultime
Fra le province in “crescita accelerata” vengono menzionate tutte le province del Friuli Venezia Giulia, oltre alle province di Belluno, Verbano-Cusio-Ossola, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Alessandria, Asti, Torino, Caserta, Napoli, Salerno, Matera, Isernia. Fra queste, alcune presentano un’incidenza del 50% più alta rispetto alle settimane precedenti.
Per quanto riguarda l’incidenza settimanale, sempre in riferimento ai valori misurati fra il 31 agosto e il 6 settembre, Cagliari si piazza in cima alla lista con 85 casi ogni 100 mila abitanti. Seguono Rovigo e Padova con 70 positivi ogni 100 mila abitanti, Oristano, Catanzaro e Lodi con 65, Ravenna e Cremona con 60. Fra quelle meno interessate ci sono invece Crotone, Modena, Trapani, Matera e Potenza con 10 casi ogni 100 mila abitanti, Palermo, Ragusa, Messina, Caltanissetta e Agrigento con 5, Catania con 2 e, infine, Enna e Siracusa con un solo caso, sempre ogni 100 mila abitanti. La lista completa di tutte le province è disponibile sul sito dell’Ansa.
Nel complesso in Italia sono stati registrati, nello stesso periodo, un totale di 21.316 nuovi casi, 6.450 in più rispetto alla settimana precedente.
Il bollettino settimanale dell’Iss
Secondo l’ultimo bollettino di monitoraggio a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), che riguarda i valori registrati fra il 28 agosto e il 3 settembre, ad essere maggiormente colpite dal Covid-19 sono le persone di età pari o superiore ai 90 anni. Questo gruppo presenta un tasso di incidenza pari a 69 casi ogni 100 mila abitanti. Anche i tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età, e i valori più elevati, anche in questo caso, si registrano per la fascia di età dei 90plus.
Per quanto riguarda le varianti attualmente in circolazione, secondo i dati aggiornati al 7 settembre EG.5, meglio nota come Eris, rappresenta la variante prevalente (41,9%). Eris è anche la Variante di Interesse (o Variant Of Interest, secondo la classificazione che ne dà l’Organizzazione Mondiale della Sanità) maggiormente rilevata in Europa, Stati Uniti e Asia.