sabato, Dicembre 21, 2024

Uno studente su tre non riesce a pagare affitto e bollette

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Una ricerca nazionale sulla condizione abitativa degli universitari condotta da Cgil, Unione degli universitari (Udu) e Sunia (un’organizzazione degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica) rivela che, in Italia, uno studente su tre non riesce a sostenere le spese necessarie per vivere dove studia. L’indagine, Senza casa, senza futuro, avviata a giugno 2023, consiste in un questionario anonimo online di trenta domande che “punta a raccogliere risposte da tutte le città universitarie italiane, così da individuarne criticità e possibili soluzioni”.

I numeri

Nella nota congiunta di presentazione dell’indagine, la segretaria Cgil Daniela Barbaresi spiega che “il 29% degli universitari è in grave difficoltà economica nel pagare affitto e bollette”. Per il 56% degli intervistati i costi da sostenere sono troppo elevati, ma le problematiche non sono soltanto di natura economica.

Il 47% riscontra “condizioni non dignitose” negli appartamenti messi a disposizione per l’affitto, mentre il 41% denuncia la carenza di alloggi. Nel 46% dei casi, inoltre, le persone che hanno risposto alle domande di Cgil, Udu e Sunia hanno rivelato di essere state vittime di truffe, incappando in annunci falsi. Come riporta Repubblica, l’indagine rivela anche centinaia di “segnalazioni di proprietari che rifiutano l’affitto a studenti stranieri per un pregiudizio razzista”. Il segretario generale del Sunia Stefano Chiappelli segnala anche l’alto numero di affitti in nero che studentesse e studenti sono accettano in mancanza di alternative o per risparmiare.

Le parole del governo

Intervenendo su Rai3, la ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini ha detto di aver individuato, con l’aiuto di regioni ed enti locali, 67mila posti letto sfitti che sarebbero, a sua detta “facilmente utilizzabili”. Quello dell’Università e della ricerca, però, ha proseguito Bernini, non è un ministero che può fare operazioni economico-finanziarie. Da qui l’idea di costituire una cabina di regia in grado di coordinare le risorse previste dal ministero dell’Economia e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per la messa a disposizione dei posti letto.

Per Cgil, Udu e Sunia la cabina di regia non serve a risolvere i problemi emersi dall’indagine che, come spiega la Coordinatrice nazionale dell’Udu Camilla Piredda, è ancora aperta. Le organizzazioni accusano il governo di “concentrare gran parte delle risorse sugli studentati privati” ed esortano a investire nelle residenze universitarie pubbliche.

Insieme alla ricerca, continua anche la mobilitazione. Dopo la ricomparsa delle tende di studentesse e studenti in protesta davanti al Politecnico di Milano della scorsa settimana, l’Udu annuncia la ripresa di iniziative su tutto il territorio nazionale. Si comincerà lunedì 25 settembre a Roma, con un presidio davanti all’Università Sapienza. Poi toccherà a Bologna, Modena e Lecce.

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