domenica, Dicembre 22, 2024

Google accusata di gonfiare i prezzi

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Google utilizzerebbe delle tecniche illecite per aumentare i prezzi degli annunci pubblicitari pubblicati sulla sua piattaforma dai privati. È questa, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, la tesi di un avvocato del dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che sulla questione ha messo sotto torchio Adam Juda, un dirigente del colosso di Mountain View.

Nel corso di un processo antitrust a Washington che vede l’azienda accusata di abusare del proprio dominio nel settore dei motori di ricerca e in parte nella pubblicità svoltosi tra il 3 e il 4 ottobre, Juda ha affermato che Google utilizza una formula che prende in considerazione anche la qualità di un annuncio per decidere di volta in volta i vincitori delle aste per gli spazi pubblicitari sui siti web.

Per il dipartimento di Giustizia, attraverso questo sistema la società californiana manipolerebbe gli esiti delle aste stesse, un’industria che vale miliardi e che proprio da Google è dominata a livello mondiale, per favorire i propri profitti. Nel dettaglio, l’accusa mossa dall’avvocato David Dahlquist a Juda ha preso spunto da un documento preparato dalla società di Mountain View per l’Unione europea, in cui è riportato che il colosso puòinfluenzare direttamente i prezzi attraverso la messa a punto dei nostri meccanismi di asta“.

Il dirigente di Google ha rigettato l’accusa, pur specificando che indirettamente tale messa a punto potrebbe essere in grado di generare un impatto sui prezzi. Questo perché il sistema prevede una formula approssimativa che attribuisce a ciascun annuncio un valore a lungo termine (Ltv) prendendo in considerazione l’offerta, il tasso potenziale di clic o il numero di persone che potrebbero aprirlo e la qualità sia dell’annuncio stesso, sia del sito web a esso associato.

A Dahlquist, Juda ha confermato l’introduzione da parte di Google di modifiche al processo di vendita degli annunci finalizzate ad aumentare il costo dei clic dei consumatori per gli inserzionisti. Interpellato dalla legale del colosso californiano Wendy Waszmer, Juda ha però poi aggiunto che non esistono tecniche attraverso le quali per il team preposto potrebbe essere possibile aumentare i prezzi unilateralmente.

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