venerdì, Dicembre 27, 2024

Israele e Palestina, l'archeologia ci porta alle origini del conflitto

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Palestina, la terra dei Filistei. L’etimologia racconta l’origine comune di due nomi che non siamo abituati a pensare come affini. Quel territorio che da decenni è teatro di atroci conflitti era già diviso e conteso migliaia di anni fa, come dimostrano gli scavi archeologici e come è raccontato dagli storici e dalle cronache bibliche. Le iscrizioni egizie datate alla fine del secondo millennio avanti Cristo riportano nei geroglifici il nome plstin cui si identifica la radice del nome dei Filistei, quelli che in ebraico venivano chiamati pelištīm: la narrazione biblica del conflitto tra questi e Israele è noto, e passa attraverso storie note come quelle di Sansone e Dalila, di Davide e Golia. Ma chi sono i Filistei?

I popoli del mare: tra la Grecia e l’Egitto

Gli scavi condotti a Micene provano che i Filistei erano originari della Grecia e che erano giunti in Medio Oriente sul finire dell’età del Bronzo, circa nel 1200 a.C., nello stesso periodo in cui vi erano arrivati gli Ebrei. L’arrivo dei Filistei in Egitto è descritto in toni drammatici dai frammenti di ceramiche e dalle iscrizioni dei templi: arrivavano lungo le coste del Mediterraneo su carri trainati da buoi insieme alle donne e ai bambini, preceduti dai soldati in armi. Parallelamente ai carri viaggiava una flotta di navi dalle alte fiancate, che portavano altri guerrieri.

Le città dell’Asia Minore cadono una a una al loro passaggio e sotto la loro forza militare crolla il grande regno degli Ittiti, a cui gli invasori sottraggono il segreto del ferro. Anche le città marinare fenice vengono conquistate. Ma l’Egitto dei Faraoni reagisce con decisione: Ramsete III, apprestando difese sul Nilo e sul mare, respinge l’invasione. Una grande battaglia navale è raffigurata nel tempio di Medinet Habu in una scultura a rilievo a raccontare l’evento del 1180. In seguito alla sconfitta i Filistei si stabilirono sulla costa mediterranea della Palestina. La loro identificazione con uno dei cosiddetti “Popoli del Mare”, in gran parte indoeuropei, è ormai certa: genti dalle origini misteriose, di volta in volta collegate con i Siculi, con i Tirreni, con i Sardi, con i Dori e i Cretesi, che solcavano tra il XIII e il XII secolo il Mediterraneo in azioni di pirateria e di conquista.

Una volta stabilitisi in Palestina, i Filistei si organizzarono in una federazione di cinque città: Gaza, Ascalon, Asdod, Ekron e Gat sono nominate nella Bibbia (1 Re, 6, 17) con descrizioni che trovano in buona parte conferma nelle evidenze archeologiche. La presenza dei Filistei in queste terre è marcata dal ritrovamento di ceramiche caratteristiche, in tutto simili a quelle tipiche della civiltà micenea, riconoscibili per la colorazione gialla e i motivi ornamentali in rosso e in nero raffiguranti forme geometriche e figure di cigni. Le città di Gaza, Ascalon e Asdod hanno conservato tracce di continuità nei secoli, mentre le altre due non sono identificabili con sicurezza, ma gli studiosi ritengono che Ekron possa insistere sul sito di Tel Mikneh, nel Kibbuz Revadim, in Israele.  Questa pentapoli andò presto a confliggere con la nascente nazione di Israele.

La terra dove scorre latte e miele

Un’organizzazione politica perfettamente strutturata e una grande forza militare erano tratti distintivi del popolo filisteo, che aveva come obiettivo le stesse terre che Israele desiderava: quelle di Canaan. La Pentapoli sorgeva nella parte meridionale di questa fertile pianura, estesa tra i monti di Giuda e il mare. Gli Ebrei la ritenevano loro proprietà per volere divino.Questa sarà la terra che vi toccherà in eredità, il paese di Canaan”, dice Dio a Mosè nel libro dei Numeri. Tuttavia la superiorità bellica e tecnologica dei Filistei era tale da costituire un serio ostacolo a questa volontà. La padronanza della lavorazione del ferro consentiva ai nemici di Israele di disporre di armamenti per l’epoca micidiali e di trarre profitti dalla vendita di utensili e manufatti alle popolazioni limitrofe. Nemmeno i Moabiti o i Cananei conoscevano il ferro, e Israele dipendeva dagli stessi Filistei: “ora in tutto il Paese di Israele non eravi fabbro ferraio (…) e tutto Israele scendeva dai Filistei per farsi affilare il vomere, la zappa, la scure e il sarchiello” (1 Re, 13 sgg.).

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