sabato, Dicembre 21, 2024

Sapore di mare torna al cinema, ecco perché è un film che ha segnato un'epoca

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Se le vacanze per molti di noi sono finite, c’è un modo per prolungarle un po’, almeno sullo schermo: dal 29 agosto infatti torna al cinema Sapore di mare, ed è già come rituffarsi in un’estate di oltre trent’anni fa. La pellicola diretta nel 1983 da Carlo Vanzina riconquista le sale in una versione restaurata in 4K, grazie a FilmClub Distribuzione in collaborazione con Minerva Pictures e Leone Film Group. Ambientato negli anni Sessanta, il film racconta le avventure estive di un gruppo di giovani provenienti da famiglie di tutta Italia che si ritrovano però tutte a Forte dei Marmi, già allora meta prediletta delle vacanze nostrane e ancora di più successivamente consacrata nell’immaginario balneare italiano. Tra amori stagionali, bravate giovanili, battute un po’ pecorecce e in generale un umorismo comunque leggere e disincantato, Sapore di mare ha segnato un’epoca di spensieratezza ma anche fotografato con precisione sagace un preciso tipo di Italia vacanziera e non solo.

Per quest’anno, non cambiare: vengo al mare per ciullare. E, come l’anno scorso, c’è il pirla del bagnino!“, esordisce nel film così come nel trailer qui sopra Luca, il personaggio interpretato da Jerry Calà, che assieme al fratello Felicino (che ha invece il volto di Christian De Sica) rappresentano i tipici rampolli della Milano bene scesa in Toscana con un pizzico di ostentazione. I loro destini si intrecceranno con quelli di due fratelli napoletani, Paolo (Angelo Cannavacciuolo) e Marina (Marina Suma): Paolo s’innamora infatti di Susan (Karina Huff), fidanzata di Felicino, mentre Luca avrà una tenera ma scanzonata storia con Marina. Accanto a loro il genovese Gianni (Gianni Ansaldi), che mette da parte la sua liaison con Selvaggia (Isabella Ferrari) per via di un’infatuazione per Adriana (Virna Lisi), donna dal fascino “maturo”, nonostante in fondo abbia solo 40 anni. Per il ruolo Lisi, che veniva da interpretazioni puramente drammatiche, vinse il David di Donatello e il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista.

Il cast stellare, le ambientazioni marittime, la descrizione tutto sommato ordinaria delle vacanze giovanili, l’ambientazione in luoghi iconici come la Capannina e la battute sagaci fecero sì che il film, uscito in realtà a febbraio di quell’anno, divenisse immediatamente un cult da 10 milioni di lire guadagnate al botteghino. I fratelli Vanzina vinsero dunque una scommessa soprattutto con i produttori della Medusa, molto scettici sul budget e sul possibile successo del film, tanto che gli stessi Vanzina scelsero poi di rivolgersi alla Filmauro per girare il loro successivo Vacanze di Natale: e il resto è storia. A contribuire al successo generazionale di Sapore di mare ci fu anche la colonna sonora, che vanta pezzi come Abbronzatissima di Edoardo Vianello (che ha un cameo in una scena) a Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli. Non c’è invece Sapore di sale di Gino Paoli, all’epoca opzionata per un film omonimo che non vide mai la luce, ma che fu recuperata poi nel sequel Sapore di mare 2, uscito nello stesso anno senza il coinvolgimento dei Vanzina, né i nomi principali come Calà e De Sica, ma riciclando anche scene non utilizzate del primo capitolo.

Al di là dei retroscena, Sapore di mare è davvero uno dei film più memorabili degli anni Ottanta, rappresentando un ritratto ma allo stesso tempo influenzando un’intera generazione. Contribuì a confermare il successo di attori come Jerry Calà, ma anche di lanciare definitivamente quella di De Sica e di Isabella Ferrari, per esempio, o riconsegnare al pubblico sotto una nuova luce un’attrice straordinaria come Virna Lisi. Sua una delle battute più belle del film, che risuona particolarmente significativa ora che torna nelle sale: “Mamma ma com’era all’epoca tua?”; “Ma che ne so…era diverso! Ci batteva il cuore! Mi sembra di ricordare che ci batteva il cuore!”.

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