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L’appuntamento horror che accompagna ogni Halloween della famiglia Simpson è un classico intramontabile, un vero rituale che non può mancare. Per l’occasione, torniamo al primissimo episodio de La paura fa novanta, suddiviso in tre segmenti distinti. Il primo ci porta in una casa stregata, teatro di fenomeni inquietanti: oggetti che si muovono da soli, un cimitero indiano, e presenze misteriose. Gli omaggi non mancano, con riferimenti raffinati a Poltergeist, Shining e La caduta della casa degli Usher. Nel secondo segmento, la famiglia Simpson viene rapita da tre alieni, mentre il terzo segmento rende un omaggio straordinario a Edgar Allan Poe, reinterpretando con tinte cupe e ironiche la sua poesia. In questa parte, Homer vaga come un’anima tormentata, mentre Bart, trasformato in un corvo, ripete beffardo il suo iconico “Mai più”.
Occhio per occhio, dente per dente, 4×17
Una vera e propria allegoria della lotta di classe mascherata da sitcom. Homer, eletto leader sindacale dei lavoratori della centrale nucleare, si oppone con tenacia alla spietata avidità di Mr. Burns, che ha deciso di rimuovere la convenzione odontoiatrica ai suoi dipendenti. La narrazione, ricamata di citazioni cinematografiche (da Il Padrino a Batman), dipinge un quadro satirico della corruzione, senza mai perdere l’abilità di far ridere. La celebre canzone che Lisa suona durante lo sciopero (“Marciamo giorno e notte, rischiamo le botte, la centrale a voi, ma l’energia siamo noi”), oltre le tante perle comiche che pervadono la puntata, rendono l’episodio un capolavoro assoluto. È forse il momento più alto della critica sociale dei Simpson.