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Continuano i lavori dei vigili del fuoco e dei soccorsi coinvolti negli incendi di Los Angeles e della California del Sud. Iniziate lo scorso 7 gennaio, le devastazioni hanno causato morti e feriti e solo nelle ultime ore, complice una diminuzione del vento, si è potuto intervenire sui danni. Ma mentre il cosiddetto Sunset Fire continua a imperversare nella zona delle Pacific Palisades, sembra ormai contingentato sulle colline di Hollywood, dove comunque le conseguenze sono pesanti. Luoghi iconici come la stessa scritta Hollywood e il Dolby Theater (dove si svolgono gli Oscar) sono stati solo lambiti, ma particolarmente colpita è l’intera Sunset Boulevard, una delle arterie più importanti della città, che si porta dietro anche un grande valore simbolico oltre che urbanistico.
Lunga quasi 24 miglia (circa 38 chilometri), Sunset Boulevard si snoda nella parte centrale e occidentale di Los Angeles, di cui è una delle arterie principali, collegando la Pacific Coast Highway nelle Pacific Palisades e Figueroa Street nel Downtown. Nel frattempo passa per alcuni distretti celeberrimi come Beverly Hills e West Hollywood, affiancando alcuni dei luoghi losangelini più iconici come Echo Park, Silver Lake e Bel-Air. Le prime lottizzazioni per il tracciamento di questo boulevard iniziarono nel 1877, ma già nei primi anni del Novecento si sviluppava da Hollywood nella parte ovest fino a Echo Park in quella est. La strada ha diversi soprannomi, tra cui Radio Row (perché lungo i suoi snodi si trovano le sedi dei principali gruppi radiofonici americani) o Guitar Row (per l’alta concentrazione di negozi di strumenti musicali e di etichette discografiche).
Sunset Boulevard sul grande schermo
In alcuni tratti particolarmente impervia e tortuosa, la via ha da sempre colpito l’immaginario e la creatività di registi, scrittori e musicisti, che affollano la città e sognano (o temano) Sunset Boulevard stessa. Nella canzone del 1964 Dead Man’s Curve, il duo rock Jan and Dean ricorda una corsa automobilistica finita male proprio lungo una delle pericolose curve del boulevard (anche se la precisa location di quella curva non è mai stata chiarita). Tra le opere d’arte che hanno immortalato questa via da sogno (ma a volte anche da incubo) è sicuramente l’omonimo Sunset Boulevard (in italiano Viale del tramonto), film di Billy Wilder uscito nel 1950 e che ritrae la mitica Gloria Swanson nei panni di Norma Desmond, star dei film muti ormai in decadenza con l’avvento dei cosiddetti talkies, che tenta un trionfale ma illusorio ritorno grazie al giovane sceneggiatore Joe Gillis (William Holden), suo amante.
Anche se altre pellicole, come L.A. Confidential o La La Land hanno ambientato le loro riprese in questi luoghi, forse la stessa Sunset Boulevard deve la sua fama e il suo mito proprio ancora al film di Wilder, che in fondo ne riassume l’ambivalenza estrema: da una parte è la strada che tutti sognano di attraversare, perché sinonimo di un sogno hollywoodiano più o meno avverato, ma dall’altra è anche il terrificante simbolo di una città brulicante, tortuosa e piena di insidie. Dopo gli incendi di Los Angeles, questi luoghi diventano ancora di più il paradossale scenario di contrasti e contraddizioni, e sullo sfondo di problemi climatici e ambientali che prima o poi dovremo affrontare in toto, anche in luoghi urbani così iconici.