martedì, Aprile 29, 2025

Accelerazionismo efficace, cos'è la nuova teoria in voga tra i signori della Silicon Valley

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A colmare il vuoto creato dal declino dell’altruismo efficace e del lungotermismo – e anche a contribuire a esso – è stata una nuova teoria, se possibile ancora più radicale e secondo la quale la strada da percorrere non passa dall’attenzione ai pericoli posti alle nuove tecnologie, ma da un’accettazione degli stessi e da un’accelerazione spregiudicata del progresso tecnologico.

Questa nuova corrente prende il nome di accelerazionismo efficace (effective accelerationism, abbreviato in “e/acc”): una visione che ribalta la logica della “AI Safety” sostenendo la necessità di accelerare il più possibile lo sviluppo della (al momento fantascientifica) superintelligenza artificiale, incuranti dei potenziali pericoli e nella speranza che garantisca all’essere umano immensi benefici.

L’ascesa dell’accelerazionismo efficace

La base teorica su cui poggia e/acc è la filosofia di Nick Land, il teorico dell’accelerazionismo di destra, che da decenni sostiene la necessità di spingere il capitalismo e la tecnologia all’estremo, fino a far emergere un futuro postumano e post-biologico. Land già dagli anni Novanta (quando uscì il suo scritto più noto: Collasso) sostiene, tra le altre cose, che i limiti imposti dalla politica, dalla morale e dalla natura siano ostacoli da abbattere, nell’ottica di un’evoluzione che abbracci completamente il potere delle macchine, dell’automazione, dell’intelligenza artificiale e del cosiddetto tecno-capitalismo.

Il secondo punto di riferimento del movimento e/acc è invece Peter Thiel, il cofondatore di PayPal, tra i primi finanziatori di Facebook e da sempre voce “di destra” della Silicon Valley. Dopo aver subito anche lui la fascinazione dei “rischi esistenziali” – e aver donato ingenti somme di denaro alle ricerche sulla AI Safety –, Thiel sembra essere ultimamente tornato sulle posizioni che aveva già sostenuto in suo saggio del 2014, Zero to One, in cui descriveva l’intelligenza artificiale come un “biglietto della lotteria cosmica”, in grado di spalancare le porte a un’utopia galattica o, all’estremo opposto, di condannarci a un’apocalisse in stile Skynet.

Una lotteria alla quale, secondo Thiel, vale comunque la pena di partecipare, nella speranza che l’umanità estragga il biglietto vincente. La propensione per le soluzioni radicali si combina alla perfezione con la spinta accelerazionista e con il suo sdegno nei confronti dell’etica, della prudenza e anche della democrazia, rendendo Thiel uno dei volti più noti associati all’accelerazionismo efficace, nonché uno degli imprenditori più influenzati dalle teorie di Nick Land (“Non credo più che democrazia e libertà siano compatibili”, ha notoriamente affermato Thiel, richiamando le teorie di Land sulla supremazia economico-politica cinese).

Un distopico tecnosoluzionismo

A segnare in modo decisivo la nascita e la diffusione di e/acc, è stato anche il potentissimo investitore Marc Andreessen e il suo “Techno-Optimist Manifesto”, pubblicato nell’ottobre del 2023. In quel documento, Andreessen sostiene una visione estrema del tecnosoluzionismo, secondo cui non esistono problemi materiali – compresi quelli generati dalla tecnologia – che non possano essere risolti tramite “più tecnologia”. Lo sviluppo, in questa visione, non va semplicemente incoraggiato: deve essere accelerato a tutti i costi, perché soltanto la “spirale ascendente del tecno-capitalismo”, scrive Andreessen, può garantire all’umanità un futuro utopico.

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