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Presto nessun tumore sarà più considerato invincibile. Nemmeno quelli più vicini agli organi vitali, che non possono essere operati.
Per questi casi oggi la soluzione di chiama adroterapia, un’evoluzione della radioterapia che colpisce solo le cellule tumorali mentre preserva i tessuti sani. Un computer traccia i movimenti del tumore e lo colpisce in modo corretto con gli adroni, un flusso di elettroni.
Solo cinque strutture al mondo oggi usano la terapia. Tra loro il Cnao di Pavia, dove è stato installato un acceleratore che indirizza con precisione le particelle subatomiche contro le cellule tumorali.
Il risultato è una cura non dolorosa e dagli scarsi effetti collaterali, applicata attualmente a 23 tipi di tumore altrimenti non curabili. Le percentuali di successo variano dal 70% al 90%.
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