Questo articolo è stato pubblicato da questo sito


A Rovereto, dal 25 febbraio al 27 agosto, va in scena la storia dei simpatici robot di casa, raccontata attraverso 90 modelli originali
Un robot può essere un giocattolo dalle forme più o meno vagamente antropomorfe. Ma anche un traguardo di sofisticata tecnologia, o ancora un prezioso strumento domestico per svolgere in modo più efficiente le faccende di casa. Il ruolo ricoperto da quelli che possono essere definiti automi da compagnia è in continua evoluzione, ed è al centro della mostra Io, Robotto in programma dal 25 febbraio al 27 agosto presso il Palazzo Alberti Poja di Rovereto, in provincia di Trento.
Un progetto che nasce dalla collaborazione tra il giornalista Massimo Triulzi e il Direttore della Fondazione Museo Civico di Rovereto, Franco Finotti: in esposizione oltre 90 automi che nel corso degli ultimi decenni sono entrati nell’immaginario collettivo, di cui è possibile vedere in anteprima nella nostra gallery alcuni scatti artistici realizzati dal milanese Valentino Candiani.
I modelli spazieranno dal Karakuri Tea Serving Robot, il robottino con meccanismo a molla in grado di trasportare una tazza di tè sino al commensale prescelto e di tornare in cucina una volta svolto il proprio compito, all’Aibo ERS 111 di Sony (Artificial Intelligence roBOt) disegnato dal maestro Hajime Sorayama, i cui 3 mila pezzi destinati al solo mercato giapponese si esaurirono in 17 secondi, passando per il Robocco Pouring Beer Robot di Asahi, una delle più grandi aziende giapponesi produttrici di bibite, capace di fungere da frigorifero, aprire una lattina di birra e versarla lentamente in un boccale.
Leggi anche
Non solo: la mostra sarà anche l’occasione per incontri a tema, presentazioni di libri, demo di robotica e laboratori didattici per adulti e ragazzi. Il calendario degli eventi in programma sarà presto disponibile sul sito ufficiale dell’iniziativa.
Vuoi ricevere aggiornamenti su questo argomento?