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“Che vediamo stasera?” “Boh, gira su Facebook”: si era già sparsa voce che l’azienda stesse studiando un’app per smart tv, ma le novità sul fronte prettamente infrastrutturale si fanno attendere. Ciò che è trapelato invece questa volta sono i dettagli sulla linea editoriale della produzione. Più fonti vicine all’azienda hanno infatti rivelato a Business Insider che i piani per il palinsesto made in Facebook sarebbero pronti per vedere la luce.
Due dozzine di programmi, molto assortiti: quello che Facebook avrebbe in mente sarebbero due tipi diversi di contenuti. Da un lato produzioni complesse e di lunga durata, ad alto budget (quelle più care al concetto di tv tradizionale, per intendersi), e altre più facilmente realizzabili e fruibili, di pochi minuti, e soprattutto inclini all’aggiornamento costante.
Sul News Feed degli utenti — così come sull’ipotetica app in lavorazione — il pubblico dovrebbe poter scegliere tra spettacoli che si avvicinano alla serialità di spessore (gli esempi delle fonti scomodano calibri da novanta come ““House of Cards” e “Scandal”) e altri prodotti episodici della durata di massimo 10 minuti, a cadenza giornaliera.
Mentre YouTube ha già iniziato il suo lancio nelle città americane, con canali che coinvolgono grandi emittenti, Facebook sembra spingere l’acceleratore su produzioni originali che seminino lo scompiglio della concorrenza (Amazon, su questo, ha aperto la strada illo tempore). La supervisione sarebbe nelle mani di Ricky Van Veen (co-fondatore di CollegeHumor), assunto a dicembre da Facebook.
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Tra le collaborazioni attive c’è sicuramente quella con Condé Nast Entertainment, che ha confermato la presenza di un progetto con Facebook, senza specificare quale. Fonti interne parlano di uno spettacolo d’appuntamenti al semi-buio, nel quale le persone si incontrerebbero in realtà virtuale, prima che di persona (“Il gioco delle coppie” reloaded).
Facendo una tara sulle varie versioni trapelate alla testata, la data di lancio di questi contenuti sembrerebbe posizionarsi a metà del prossimo mese, cioè giugno, in corrispondenza anche del festival pubblicitario Cannes Lions. La pubblicità infatti sarà fondamentale per i contenuti e sembra che l’azienda si stia orientando con spazi promozionali nel corso dei programmi: comprare i diritti prima, per poi rientrare con la vendita degli inserzionisti, sembra essere la strada che seguirà all’inizio.
Molte le cose da mettere a punto e molto c’è da capire su come Facebook intenda attrarre il suo pubblico, provando anche a riacchiappare, con l’occasione, la fascia dei più giovani.
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